Un uomo come tanti by Francesca Garau

Un uomo come tanti by Francesca Garau

autore:Francesca Garau [Garau, Francesca]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788868828509
Google: ztMdDQAAQBAJ
editore: Lettere Animate Editore
pubblicato: 2016-09-21T04:38:10+00:00


5. In secondo piano

L’alba gettava una debole luce sulle pareti, quando William si risvegliò.

Non era più a letto ma seduto alla scrivania. Nessuna sorpresa: aveva scritto ancora. Succedeva quasi tutte le notti ma, chissà perché, aveva avuto l’impressione che, dormendo accanto al corpo caldo e generoso di Greta, niente lo avrebbe potuto smuovere da quella posizione privilegiata nell’universo. Invece, il suo oscuro potere l’aveva avuta vinta di nuovo.

«Vediamo un po’...», bofonchiò, dando una lettura veloce al testo. Era uno scritto molto cupo, triste, ma William si sentiva del tutto incapace nell’interpretarlo. «Dovrò aspettare che lo legga lei», disse, guardando in direzione di Greta che riposava beatamente.

Si alzò per andare in cucina a cercare del caffè, sforzandosi di muoversi in silenzio per non svegliare la bella addormentata, ma non c’era davvero nulla di commestibile in casa. «Che cosa mangia di solito questa ragazza?», si domandò a bassa voce, aprendo e richiudendo le dispense.

A stomaco vuoto, ritornò nella stanza da letto, meditando sul da farsi. Aveva questa strana idea... Svegliare Greta con due o più baci, portarla in qualche posto tranquillo per fare colazione insieme e, dopo, accompagnarla al suo ufficio, dove lei avrebbe dato le dimissioni. Non avrebbe avuto più bisogno di lavorare finché stava con lui, e lui non l’avrebbe mai più lasciata.

Mai più: due parole così definitive avrebbero dovuto spaventarlo, e invece... invece la cosa gli piaceva.

William si passò una mano sul viso, cercando di non pensare a ciò che aveva provato quando l’aveva stretta contro di sé. Tutto quello che aveva fatto con lei forse era stato frutto dell’impulso, dell’euforia del momento. Ma ogni cosa ha delle conseguenze, e adesso lei era diventata il centro del mondo per lui.

«Eri il centro del mio mondo...» Dove aveva già sentito quella frase? Riprese il foglio con il testo che aveva scritto quella notte e lo rilesse, stavolta molto attentamente. Poi capì, e il sangue gli si gelò nelle vene: aveva scritto di Greta!

«Ho fatto uno strano sogno», sentì dire all’improvviso. La ragazza si era svegliata e si stava stiracchiando fra le lenzuola. «Ero con William Stevenson, il cantante, e facevamo certe cose...» Era scompigliata e deliziosa. Ridacchiò imbarazzata ma smise subito di scherzare nel notare il pallore cadaverico sul viso di William. «Stai male? Qualcosa non va?»

Lui non fece in tempo a rispondere perché il campanello suonò, e qualcuno aveva incominciato a bussare alla porta di casa insistentemente.

Greta si mise qualcosa addosso e corse a guardare dallo spioncino. Poi si voltò verso William:

«È il tuo manager. Devo aprire?»

Lui fece un fiacco segno di sì con la testa.

Greta obbedì.

«Signor Gills...»

«Signorina Moore. William è qui? Ma certo che è qui!»

Gary si fece spazio e trovò il suo protetto intento a rivestirsi. Non era difficile capire cosa fosse successo in quella stanza quella notte. «Perché non hai risposto al telefono? Oh, sapevo dove venire a prenderti ma speravo che ritrovassi da solo il senno».

William nemmeno lo guardava in faccia, cosa che lo fece infuriare ulteriormente:

«Hai degli impegni, hai dei doveri, hai degli obblighi



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